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ANALISI DEI COSTI OCCULTI

È prassi consolidata del mercato italiano ed europeo l’ignoranza dei costi di prodotto da parte dei clienti. Mentre tutti hanno una idea abbastanza precisa del costo delle auto, dei grandi elettrodomestici, e di tanti beni nei quali impiegano il proprio denaro, solo una esigua minoranza ha un’idea precisa di quanto costi acquistare e mantenere in portafoglio un’obbligazione, un’azione, un ETF, un Fondo di investimento, un certificato.

I canali di distribuzione principali utilizzati dai clienti persone fisiche non fanno molto per acuire la consapevolezza dei costi da parte dei clienti.

 

I clienti immaginano che “la banca” o l’istituzione finanziaria cui si rivolgono guadagni sui loro investimenti, ma non saprebbero nel 99% dei casi dire quanto e dove. I prelievi sugli investimenti, infatti, avvengono quasi sempre prima della presentazione dei risultati, così il cliente non li percepisce: “occhio non vede, cuore non duole”.

Tuttavia i costi ci sono, e ci sembra equo che siano apprezzati e soppesati, per paragonarli con il valore che viene dato in cambio dei soldi spesi.

 

Facciamo sempre una analisi dei cosiddetti “costi occulti” dei portafogli dei nuovi clienti, ed evidenziamo dove e come vengono prelevati: trasparenza e lealtà sono la base di una relazione duratura e fruttuosa. 

 

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